Come aiutare fratelli e sorelle a condividere la stessa stanza… senza perdere il sonno!
- Olacoccola
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 6 min

Quando in casa ci sono più bambini che camere da letto, farli condividere una stanza diventa quasi inevitabile. Ma non deve essere per forza un incubo notturno! Con un po’ di organizzazione, qualche accortezza e tanta coerenza, la condivisione della stanza può diventare un’occasione speciale per rafforzare il legame tra fratelli e sorelle.
Come consulente del sonno pediatrico (e mamma!), ho vissuto in prima persona questa esperienza con i miei due bambini, che hanno 4 anni di differenza. Quando è nata la mia secondogenita, abbiamo aspettato fino ai suoi 18 mesi per farla dormire nella stessa stanza con il fratello maggiore.
A dirla tutta, avremmo potuto fare il passaggio già intorno agli 8 mesi: dormiva bene, si addormentava in autonomia e non si svegliava più di notte. Ma la verità è che siamo stati un po’ pigri: smontare il lettino, portarlo su per le scale (non passava dalla porta!), riorganizzare gli spazi… e siccome dormiva benissimo nella nostra stanza (lontana dal nostro letto), abbiamo rimandato.
Alla fine, il passaggio è stato positivo. E ora voglio condividere con te tutto quello che ho imparato, sia nella mia esperienza personale che con le famiglie che seguo ogni giorno.
Prepara le basi: sonno più autonomo prima di tutto
Il presupposto per una buona convivenza notturna è che entrambi i bambini siano ben riposati e abbiano acquisito la capacità di addormentarsi da soli o con poco aiuto. Se uno dei due ha difficoltà nel addormentarsi o si sveglia parecchie volte di notte, rischi di ritrovarti con due bambini svegli... e due genitori stanchi.
Importante: lavora prima su più autonomia nel sonno individuale, poi valuta la condivisione della stanza. La transizione sarà molto più semplice!
Età e tempismo: quando è il momento giusto?
Con una grande differenza d’età (3-4 anni o più):
Hai più flessibilità. Il bambino più grande ha già una routine ben consolidata e può comprendere meglio le regole. In questo caso puoi:
Mettere a letto il più piccolo prima, con una routine tranquilla (storia, coccole, buio, rumore bianco).
Portare il più grande nella stanza solo quando il piccolo dorme già.
Usare momenti separati per lettura e coccole con il grande (per esempio nel vostro letto), così non si sente escluso.
Con una piccola differenza d’età (meno di 3 anni):
Meglio fare tutto insieme. Puoi:
Aspettare che entrambi siano in grado di dormire tutta la notte o con pochi risvegli e abbiano una routine serena.
Sincronizzare le routine serali: pigiami insieme, storie insieme, canzone finale, e ognuno nel proprio letto (o lettino/culla).
Curare l’atmosfera della stanza: buio totale e rumore bianco per evitare chiacchiere infinite.

Disposizione degli spazi
Sistema i mobili in modo strategico: se possibile, metti il lettino e il letto su lati opposti della stanza. Questo semplice accorgimento aiuta a ridurre il rischio che uno svegli l’altro durante la notte con un colpo di tosse, un movimento o un richiamo.
Aggiungi un generatore di rumori bianchi. Il rumore bianco crea una sorta di “cuscino sonoro” che attenua i rumori improvvisi e aiuta i bambini a mantenere un sonno continuo e profondo.
Coinvolgere i bambini (se sono più grandi)
Se i tuoi figli (o uno di loro) sono abbastanza grandi, coinvolgili nella preparazione della stanza. Permetti loro di:
Personalizzare la propria “metà” della stanza con disegni, peluche, cuscini ecc.
Organizzare i propri giochi o libri in una scatola o mensola personale.
Scegliere qualche elemento decorativo come poster, adesivi murali o un copriletto colorato.
Questo crea un senso di proprietà e identità, anche all’interno di uno spazio condiviso. I bambini si sentiranno più rispettati e più a loro agio nella stanza, aumentando la collaborazione e riducendo potenziali conflitti.
Extra tip:
Evita di sovraccaricare la stanza con giocattoli o oggetti stimolanti. Una stanza ordinata, minimalista e visivamente calma favorisce un’atmosfera rilassata e quindi un miglior sonno. Mantieni il grosso dei giochi in un’altra stanza, se possibile.
Parla con il bambino più grande in modo semplice e rassicurante
Quando i fratelli condividono la stanza, è importante non solo organizzare lo spazio, ma anche preparare emotivamente il bambino più grande. Il nostro obiettivo è alleggerirlo da qualsiasi senso di responsabilità verso il fratellino o la sorellina, e allo stesso tempo garantire la sicurezza di entrambi.
Una breve chiacchierata, fatta con calma e dolcezza, può fare una grande differenza.
Ecco alcuni messaggi chiave da trasmettere:
“Posso vedere e sentire la tua sorellina/fratellino”
Mostra al bambino che sei tu a occuparti del piccolo durante la notte. Se usi un baby monitor, fagli vedere lo schermo, entra nella stanza mentre parli attraverso il monitor e saluta: sarà un modo concreto per rassicurarlo sul fatto che non è solo nella gestione del bebè.
“Se senti la sorellina/fratellino di notte, puoi semplicemente girarti dall’altra parte e continuare a dormire”
Spiega che non è suo compito alzarsi o aiutare. Fallo sentire libero, senza pressione. Puoi aggiungere: “La mamma o il papà la sentono anche loro. E se vuoi, al mattino mi puoi raccontare cosa hai sentito.” È un modo delicato per dare chiarezza e sicurezza.
“Non si entra nella culla e non si mettono giochi o coperte dentro”
Anche i fratelli più affettuosi possono avere gesti impulsivi che rischiano di compromettere la sicurezza del neonato. Spiegare con calma le regole — senza colpevolizzare — aiuta a prevenire incidenti e a rafforzare il senso di collaborazione.
Gestisci i pisolini con intelligenza
I riposini pomeridiani possono essere più complicati. Ecco alcune soluzioni:
Se uno solo dei due dorme di giorno, assicurati che l’altro abbia attività tranquille altrove.
Se dormono entrambi ma con orari diversi, considera stanze separate temporaneamente (es. uno nella tua camera).
Se devono dormire insieme, crea un ambiente molto scuro e silenzioso con il rumore bianco per ridurre al minimo la tentazione di giocare o disturbare l’altro.
Evita il caos serale con piccole strategie
Prepararsi insieme (pigiami, lavarsi i denti, ecc.) può aiutare a creare un clima di squadra.
Se i bambini si svegliano in orari diversi al mattino, valuta una sveglia uguale per tutti e due per rendere i loro ritmi più regolari.
Metti un generatore dei suoni bianchi vicino alla porta per coprire i rumori dei preparativi serali se uno dei bimbi va a letto dopo.
Aspettati qualche "turbolenza"... e preparati!
I bambini (soprattutto vicini d’età) amano rimandare la nanna: chiacchiere, risate, mille richieste. Non è sempre negativo!
Lascia 5 minuti per parlare o raccontarsi qualcosa, poi spegni la luce e ricorda che è ora di dormire.
Se esagerano, resta coerente: dolcezza sì, ma con limiti chiari.
A volte ascoltarli parlare tra loro è un momento tenerissimo: è lì che si crea il legame tra fratelli!
Non preoccuparti più del necessario: i bambini sanno dormire anche con un po’ di rumore!
Una delle preoccupazioni più comuni tra i genitori è che i bambini si sveglieranno continuamente a vicenda durante la notte. È un pensiero comprensibile, ma nella realtà accade molto meno di quanto immagini.
I bambini, soprattutto durante il sonno profondo, hanno una capacità sorprendente di filtrare i rumori. Lo sapevi, ad esempio, che molti bambini tra i 2 e i 13 anni non si svegliano nemmeno al suono di un allarme o fuochi d'artificio? È un dato sorprendente, ma vero. Se riescono a dormire attraverso un rumore così forte e improvviso, è molto probabile che riescano a ignorare qualche vocina o movimento notturno del fratello o della sorella.
Cosa significa per te? Che puoi rilassarti. Nella maggior parte dei casi, i bambini che dormono bene e in modo autonomo riescono a continuare a dormire anche se l’altro fa un po’ di rumore.
Certo, ci saranno notti con più movimento – magari durante una malattia o una fase di regressione del sonno – ma non saranno la norma. E nella maggior parte delle famiglie, la qualità del sonno di entrambi i bambini rimane comunque buona
La regola d’oro: coerenza
Ci sarà un periodo di adattamento. Le prime notti (o settimane) potrebbero richiedere più pazienza. Ma se resti coerente con orari, routine e limiti, tutto si stabilizzerà.
Non cambiare strategia ogni tre giorni. Aspetta, osserva, adatta.
In sintesi:
Far condividere la stanza ai tuoi figli può essere una sfida... ma anche una bellissima opportunità. Con un approccio graduale, buone abitudini di sonno e una sana dose di flessibilità, è assolutamente possibile avere notti tranquille (per loro e per te).
E ricorda: ogni famiglia è diversa. Prova, osserva, adatta. E se hai bisogno… ci sono consulenti del sonno pronti ad aiutarti 😉
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